Bologna, 27 novembre 2018
Continua la raccolta firme OGR – in questo articolo lo stato dell’arte della vertenza OGR e i materiali (video) delle iniziative del 27 ottobre 2018 e del 22 novembre 2018
Abbondantemente superato l’obiettivo delle 5000 firme di cittadini/e (totale 5182 al 26 Novembre 2018) per sostenere la petizione in favore della salvaguardia del museo OGR, dei monumenti ai caduti della resistenza e del lavoro, della conservazione dello stabilimento (prezioso manufatto di archeologia industriale di 18.000 mq ed oltre 100 anni di storia) e per la restituzione dell’area alla Città di Bologna. (vedi alcune delle ragioni dei firmatari su CHANGE.ORG)
Chi non ha ancora firmato, può farlo ora su CHANGE.ORG
Ricordiamo l’obiettivo:
“…Con questa PETIZIONE intendiamo richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni a sostegno di un recupero delle OGR di Bologna.
Chiediamo al Gruppo FS che il Museo e i Monumenti ai caduti della resistenza e del Lavoro vengano mantenuti dove si trovano ora e che l’area venga totalmente bonificata dall’amianto e messa in sicurezza.
Proponiamo infine che l’area e lo stabilimento (di interesse storico ed architettonico), oggi dismessi, vengano riconsegnati alla città per la creazione di un Polo culturale di interesse pubblico e per rispondere alle necessità sociali del quartiere e della città di Bologna.”
Nel frattempo continuano le iniziative per ricostruire e comunicare la storia delle Officine Grandi Riparazioni.
Anche il Congresso CGIL ER, nelle giornate del 19-20-21 novembre si è occupato dell’OGR approvando un Ordine del Giorno. Scarica l’OdG
L’impegno dell’Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna e della sua Presidente Simonetta Saliera:
Nei giorni scorsi è stata pubblicata la delibera dell’ Ufficio di Presidenza dell’Assemblea (scarica la delibera) che approva il protocollo con Trenitalia SPA per “ L’ALLESTIMENTO DI UN «PRESIDIO DI MEMORIA» SULLA STORIA DELLE EX OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI DI BOLOGNA” presso locali dell’Assemblea in Viale Aldo Moro. In questi giorni sono in corso incontri fra rappresentanti dei lavoratori e dell’Associazione AFeVA ER con i tecnici incaricati dell’allestimento.
Siamo quindi ad un passaggio fondamentale che potrà rendere fruibile almeno parte del materiale presente nella sede di Via Casarini e della sua fruizione complessiva in formato digitale. Ciò permetterà di avviare percorsi didattici con studenti e cittadini. (vedi l’impegno di un anno di AFeVA ER, RSU OGR, ARTECITTA’, Presidenza dell’Assemblea)
Ovviamente si tratta di un primo passo necessario ma transitorio, fermo restando l’obiettivo posto con chiarezza dalla petizione di arrivare un una definitiva collocazione del Museo nell’area dove si sono svolte le vicende dell’Amianto, della storia del lavoro e delle lotte per la salute, in Via Casarini, 24.
L’impegno col Comune di Bologna:
A questo proposito, continua l’iniziativa in stretto collegamento col Comune di Bologna ed in particolare con gli Assessori Valentina Orioli e Matteo Lepore e col presidente del Quartiere Porto-Saragozza Luigi Cipriani per rivendicare alla Città di Bologna la restituzione dell’Area OGR finalizzata alla sua riqualificazione in funzione di alcuni obiettivi:
- La bonifica dell’area e dello stabilimento conseguente alla sua dichiarazione di Sito di Interesse Nazionale successiva all’iniziativa di AFeVA, CGIL ER e RSU-OGR con il Presidente della Giunta Regionale Bonaccini (vedi la documentazione)
- la salvaguardia come archeologia industriale dello stabilimento più antico (oltre 100 anni di vita) e la sua rigenerazione come presidio della Memoria, polo culturale della città di Bologna, e utilizzo per finalità sociali individuate dai cittadini di concerto con le istituzioni pubbliche.
- La salvaguardia e la fruibilità dei monumenti presenti (vittime della resistenza e vittime del Lavoro)
A questo proposito è in via di definizione un Patto di Collaborazione con il Comune di Bologna per progettare un percorso museale, contribuendo alla realizzazione di interviste video dei protagonisti di quelle vicende e per ricostruire più compiutamente la storia dello stabilimento.
Nel frattempo il contributo dell’associazione AFeVA ER nella ricostruzione e comunicazione della storia delle Officine è continuata con due iniziative:
La prima del 27 ottobre 2018 dal titolo: “Voci dalle officine resistenti” Organizzato presso il centro “Venti Pietre” in collaborazione fra AFeVA ER, Frequenze Partigiane (trasmissione radiofonica di Radio Frequenza Appennino, la Casa del Popolo Venti Pietre e l’ANPI. vedi la locandina
Inserita nel contesto di una narrazione sugli episodi della resistenza al Nazifascismo è stata ricordata la vicenda del fascismo e della resistenza nelle Officine Grandi Riparazioni.
Leggi l’intervento di Andrea Caselli Presidente di AFeVA ER
Ascolta la diretta Radiofonica su Radio Frequenza Appennino
Vedi i filmati della serata:
La lettura sulle officine riguarda uno scritto di Massimo Vaggi realizzato sulla base di alcuni testi e vicende documentate:
“Trent’anni di officina – confessioni e ricordi di un operaio” di Mario Bianconi – Tamari editore in Bologna (Ottobre 1958)
La seconda realizzata il 22 novembre 2018 dal titolo “OGR una storia che non finisce: lavoro, memoria, salute – Un progetto per la città” organizzato presso la Biblioteca Oriano Tassinari Clò (Villa Spada) promossa da AFeVA ER, Artecittà, con la Biblioteca ed il Quartiere vedi la locandina
Guarda i video della serata
Andrea Caselli – Presidente AFeVA Emilia Romagna “il progetto di museo e il recupero dell’area OGR” – Introduzione
Lorenzo Cipriani – Presidente del Quartiere Porto-Saragozza
Leopoldo Magelli – Medico del Lavoro “La storia sanitaria dell’Amianto in OGR”
Noella Bardolesi – Letture dal suo libro “Silenzio, non si deve sapere”
Antonio Matteo – ex-operaio OGR “Testimonianze del lavoro in Officina”
Nadia Brandalesi – ARTECITTA’ – “L’arte dei giovani per la memoria”
guarda le slide di presentazione di
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