1 dicembre 2016
Il 24 novembre 2016, dopo un processo durato 2 anni e mezzo, il giudice Milena Zavatti ha emesso la sentenza per il caso sollevato da 78 fra familiari di vittime e malati per causa dell’amianto e del suo utilizzo nel Petrolchimico di Ravenna. La condanna a 8 mesi di carcere (pena sospesa e non menzione) per uno solo dei reati contestati lascia l’amaro in bocca. Prevalgono le prescrizioni o le assoluzioni per imputazioni connesse alle tante malattie, decessi, reati ambientali. Delusione e sconcerto fra le tante vittime e le parti civili. Come nel recente caso dell’ETERNIT a Torino, ci domandiamo se la verità che noi tutti conosciamo, troverà posto anche nelle aule di tribunale, l’impegno nostro è quello di insistere, riflettendo sui migliori strumenti per affermare nella sede penale, la giustizia, la sanzione dei responsabili ed il dovuto risarcimento sociale, politico ed economico delle vittime. Siamo ora in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, per formulare un giudizio più preciso e circonstanziato.
La dichiarazione di Idilio Galeotti responsabile di AFeVA Ravenna
Pingback: Petrolchimico Ravenna: La Corte di Cassazione cancella le responsabilità delle malattie da AMIANTO |