28 aprile 2024

28 aprile 2024 – Giornata mondiale delle vittime del lavoro e dell’amianto – Presidio di AFeVA ER in piazza Nettuno a Bologna dalle ore 10.00 alle 12.00

Bologna, 18 aprile 2024

Il giorno Domenica 28 aprile 2024, in occasione della Giornata Mondiale in Ricordo delle Vittime del lavoro e dell’amianto, AFeVA Emilia Romagna aps sarà in piazza Nettuno a Bologna dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

Nel corso dell’iniziativa sarà deposta presso il sacrario dei caduti della resistenza una corona per ricordare tutte le vittime dell’amianto.

Scarica il Volantino che sarà in distribuzione il 28 aprile Fronte Retro

Mentre i lavoratori continuano a morire per il lavoro e continuano le stragi come alla centrale idroelettrica di Suviana, nel cantiere Esselunga di Firenze, sui binari ferroviari di Brandizzo, anche l’amianto continua a mietere vittime ogni anno.

Sono stragi sull’altare del profitto e della mancanza di misure di sicurezza e di tutela della salute di chi lavora, ma anche di cittadini a causa dei danni ambientali.

I casi di lavoratori uccisi dall’esposizione amianto in Emilia Romagna e solo a causa del Mesotelioma sono stati 3513 dal 1996, e continuano a crescere con una media di oltre 150 ogni anno.

Se aggiungessimo anche le malattie come il tumore al polmone e in altri, su cui possiamo basarci solo su stime, i numeri triplicherebbero.

Alle Officine Grandi Riparazioni di Bologna sono già oltre 300 i lavoratori uccisi dall’amianto: una strage.

Ma non sono solo numeri, sono persone, e vengono colpite le famiglie, gli amici.

E’ necessario investire risorse umane ed economiche per la ricerca scientifica verso cure più efficaci, bisogna investire sulla sanità pubblica, mentre assistiamo solo a tagli magari per dirottare investimenti nella guerra e nelle armi, tutto ciò è immorale e colpisce i più deboli.

Chiediamo con forza il potenziamento della medicina del lavoro, degli organi di controllo delle AUSL.

E’ necessario generalizzare la sorveglianza sanitaria degli ex-esposti amianto.

Ma contemporaneamente è necessario un grande lavoro di prevenzione primaria.

Togliere dall’ambiente e dal territorio tutto l’amianto ancora presente nei fabbricati pubblici, civili e industriali.

L’amianto rimosso in Emilia Romagna dal 2001 al 2021 è pari a 750.000 tonnellate circa e secondo le nostre stime rappresenta meno di un terzo dell’amianto ancora presente.

Senza una capillare mappatura questi Manufatti di cemento Amianto possono costituire un pericolo costante, e un rischio per i lavoratori ed i cittadini.

Richiamiamo quindi un impegno straordinario per i Comuni e la Regione ad effettuare le mappature, avviare le bonifiche necessarie e individuare luoghi per lo smaltimento sicuro dell’Amianto.

Chiediamo inoltre che il governo approvi celermente le modifiche alla normativa amianto nazionale per recepire la nuova Direttiva Europea che abbassa il limite di esposizione all’amianto dei lavoratori e che si proceda alla riforma del Fondo Vittime Amianto rendendolo universalistico e con giusti indennizzi.

Senza queste azioni anche il ricordo delle vittime, risulterebbe un esercizio ipocrita e vuoto.

Lascia un commento