Bologna, 17 ottobre 2022

Purtroppo è deceduto un altro ex lavoratore dell’OGR di Bologna per mesotelioma: Nino Dall’Olio.

Nino aveva 84 anni e l’11 gennaio di quest’anno gli è stato diagnosticato il mesotelioma che se lo è portato via, oggi si sono tenuti i suoi funerali .

Assunto nel 1960 in FF.SS., ha lavorato presso le Officine Grandi Riparazioni di Bologna, con un breve intervallo presso le OGR di Rimini.

Certamente le esposizioni ad amianto sono avvenute alle OGR dove svolgeva la mansione di Carrozziere lamierista, Nino è stato anche coordinatore dei lavori di cassa rotabili del Settebello.

AFeVA Emilia Romagna aps e i colleghi di lavoro si uniscono al dolore della moglie Maria, delle figlie Patrizia e Daniela e dei nipoti per la scomparsa di NINO.

 Si tratta dell’ennesima vittima dell’amianto in OGR Bo, una tragedia che non sembra avere fine e che ci lascia sgomenti.

Anche questa volta, ci tocca il penoso esercizio di trasformare il dolore e la rabbia, che si rinnova ogni volta, nella capacità possibile solo collettivamente di alimentare la memoria critica per eventi che nulla hanno di naturale ma sono il frutto di avidità ed incuria, trascuratezza e non rispetto delle misure necessarie per proteggere la salute di migliaia di persone che col loro lavoro hanno reso possibile la mobilità ferroviaria dei cittadini.

Solo ci auguriamo che le lotte per la salute e la messa in sicurezza dall’amianto, messe in campo dai lavoratori e dalle rappresentanze sindacali nel ’79 e negli anni seguenti, producano nei prossimi anni un rapido calo del tragico rosario di morti.

Oggi resta l’impegno dell’Associazione e delle Organizzazioni sindacali per realizzare senza esitazioni e ritardi un sistema di cure efficaci, di ricerca scientifica mirata, e delle necessarie bonifiche di tutto l’amianto ancora presente nella nostra regione e nel paese.

Se molto è stato fatto nella concreta realizzazione del Piano Amianto Regione Emilia Romagna, molto resta da fare.

Non possiamo non rilevare, come ancora l’impegno dei governi che si sono succeduti, sia del tutto insufficiente, e richieda un cambio di passo.

E’ sconfortante assistere al periodico inabissarsi, nel silenzio dei media e nell’inerzia delle istituzioni dei temi legati all’amianto.

Per Nino e per tutte le persone che hanno sofferto la nostra battaglia civile continua.