Amianto Lutto

Mauro Roda – elettricista nelle FF.SS. a Bologna – è deceduto la notte del 4 marzo 2021 a causa del Mesotelioma causato dall’amianto respirato sul lavoro.

Continua la strage dell’amianto

Mauro Roda è deceduto la notte del 4 marzo 2021 a causa del Mesotelioma causato dall’amianto respirato negli anni di servizio come elettricista nelle FF.SS. a Bologna.

Le condoglianze di AFeVA ER

“Prometto di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservare lealmente la Costituzione e le Leggi dello Stato, di adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse dell’Azienda per il pubblico bene”. (scarica la promessa solenne di Mauro .pdf)

Questa la formula della Promessa Solenne pronunciata l’ 8 giugno 1970 da Mauro Roda all’atto dell’assunzione presso la Divisione Impianti Elettrici delle Ferrovie dello Stato a Bologna.

Mauro Roda nel giorno del matrimonio del figlio Luca con Barbara

Mauro Roda nato il 4 settembre 1947 ha lavorato come elettricista dal 1970 al 1996 e in ogni giorno di lavoro ha onorato la sua promessa.

A differenza di molti suoi colleghi come lui uccisi dall’amianto, non lavorava alle Officine Grandi Riparazioni, ma sugli impianti presenti lungo i binari ferroviari, nelle gallerie ferroviarie dell’Appennino Tosco-Emiliano (Stazione di Precedenze sulla Bologna-Firenze), nelle sale Relè, nelle cabine ‘A’ e ‘B’ della Stazione di Bologna.

Mauro ricordava la fatica e la pericolosità del suo lavoro “intere giornate all’interno di una galleria poco illuminata, con i treni che sfrecciavano pericolosamente, si lavorava con torce per illuminare … Mi occupavo di posizionamento cavi, sostituivi i cavi e allacci, effettuavi riparazioni e modifiche o realizzazioni di opere nuove. Tagliavo e “spellavo” i cavi tutti i giorni, non solo quando ero in galleria.. ricordo “POLVERE POLVERE POLVERE POLVERE, tantissima POLVERE”

A causa di quel lavoro, nel giugno del 2017, a Mauro è stato diagnosticato il mesotelioma, decine di anni dopo l’esposizione all’amianto

E’ nota la diffusa presenza di amianto in varie forme negli impianti elettrici, una presenza letale di cui già dalla metà degli anni ‘60 era conosciuta la pericolosità.

Ma nelle FF.SS. in quegli anni non tutti i dirigenti e coloro che dovevano proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori onorarono la Promessa Solenne.

Per questo continuiamo ad assistere allo stillicidio di malattie e morti causati dall’uso criminale dell’amianto.

Perché finisca il più presto possibile questa strage e con le bonifiche si possano evitare ulteriori esposizioni all’amianto.

A Mauro e a tutte le persone, le lavoratrici ed i lavoratori che hanno subito la violenza dell’incuria della salute, dedichiamo la lotta quotidiana di AFeVA ER e del Sindacato, per avere istituzioni sensibili ed attive che con urgenza organizzino la prevenzione primaria (Bonifiche Amianto), ma anche i percorsi di sorveglianza sanitaria degli ex-esposti e la ricerca di cure efficaci per chi si ammala.

Alla vedova, al figlio, alla nuora ed al nipote, ai parenti e agli amici di Mauro, la vicinanza, l’abbraccio ed il cordoglio dell’Associazione Familiari e Vittime dell’Amianto Emilia Romagna.

https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/21_marzo_09/amianto-impianti-fs-altre-due-morti-e43db8de-8047-11eb-995b-e216d997e2be.shtml

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