Bologna, 4 gennaio 2014
La vicenda della Legge di Bilancio 2019 approvata con voto di fiducia dal parlamento è una pagina nera per le vittime dell’amianto e gli ex esposti amianto,
Nessuna delle richieste presentate al governo ed al parlamento da CGIL-CISL-UIL e dalle Associazioni è stata accolta, nemmeno quelle a costo zero.
(scarica la Legge di Bilancio .pdf)
CGIL-CISL-UIL, assieme alle Associazioni delle vittime amianto (Afeva Casale Monferrato, Afeva Emilia Romagna, AIEA e CNA) avevano concordato con il Ministero del Lavoro nell’incontro dell’ 8 novembre scorso su due punti fondamentali: la costituzione di una Cabina di Regia sul problema amianto fra Governo e sindacati ed associazioni, (era stato promesso un incontro in tempi brevissimi) e la presentazione di emendamenti alla Legge di Bilancio sui temi della rivalutazione dell’indennità del Fondo Vittime Amianto alle vittime familiari ed ambientali (da 5.600 a 12.000 €) e sulla riapertura della presentazione della domanda per i benefici previdenziali per gli ex-esposti. (vedi l’articolo sulla mobilitazione dell’8 novembre 2018)
Inoltre erano state effettuate diverse audizioni alla commissione lavoro della Camera sia da CGIL-CISL-UIL che dal mondo Associativo, e ciò aveva sortito un impegno dei parlamentari ad agire sulla Legge di Bilancio. (vedi l’audizione di AFeVA)
I tempi stretti della discussione parlamentare ed i ripetuti voti di fiducia che hanno cancellato gli emendamenti presentati dai parlamentari, avrebbero richiesto un impegno del governo che ha presentato il Maxiemendamento, in quel contesto, senza agire sui saldi di bilancio, sarebbe bastato un piccolo atto di sensibilità da parte della maggioranza parlamentare inserendo la misura relativa al Fondo Vittime Amianto. (vedi articolo di dicembre 2018 con emendamenti CGIL-CISL-UIL)
Nulla di tutto ciò.
L’unica misura che cita l’amianto è quella che conferma per il 2019 gli sgravi del 65% sui lavori di ristrutturazione che comportano la bonifica dell’amianto.
Rabbia e delusione, questi i sentimenti che si colgono fra i familiari delle vittime amianto e fra gli ex esposti amianto, e parliamo di centinaia di migliaia di persone coinvolte, senza considerare che il problema amianto riguarda tutta la cittadinanza a causa della perdurante diffusa presenza di amianto sui territori che mette a rischio la salute di tutti.
Ora è necessaria una riflessione collettiva per rilanciare la mobilitazione, per trasformare rabbia e delusione in una lotta unitaria per raggiungere gli obiettivi.
AFeVA Emilia Romagna ci sarà.
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