Bologna, 16 ottobre 2018
Su una idea di Frequenze Partigiane rubrica in onda su Radio Frequenza Appennino, AFeVA Emilia Romagna, l’ANPI Provinciale, la Casa del Popolo Venti Pietre organizzano un “live” dal titolo
“VOCI DALLE OFFICINE RESISTENTI – LA RESISTENZA NELLE FABBRICHE BOLOGNESI”
Sabato 27 ottobre 2018 – dalle ore 18.00
alla CASA DE POPOLO VENTI PIETRE
Via Marzabotto, 2 BO
Un “live” di Frequenze Partigiane condotto da Manuel Mesoraca e Enrico Franchini
Letture a cura dell’Accademia G.Garrone
Allievi/Attori dell’Accademia Galante Garrone:
–Miriam Lo Pumo
–Diego Delfino
–Gabriele La Luna Ferrara
leggono i testi delle lapidi partigiane del quartiere e il testo sulle Officine Grandi Riparazioni ricavato dalle fonti storiche e adattato dallo scrittore Massimo Vaggi.
Nel corso dell’iniziativa sarà presentata da Andrea Caselli (presidente dell’Associazione Familiari e Vittime dell’Amianto Emilia Romagna) la mobilitazione per salvaguardare assieme ai monumenti ai caduti della resistenza e del lavoro , il Museo dell’OGR e lo stabilimento storico (oggi vuoto da attività produttive).
Sarà possibile firmare la petizione sulle OGR, la stessa la si può firmare anche on line.
Al termine dell’iniziativa BUFFET e GRIGLIATINA ad Offerta Libera curata da Venti Pietre.
Il ricavato della serata sarà devoluto al “Comitato rigenerazione – No speculazione”
aderiscono e partecipano:
sez ANPI “Mario Ventura” S.Viola
sez ANPI “63.a Brigata Bolero” Borgo Panigale
sez ANPI “Gianna Tarozzi” Barca
Sfoglia l’opuscolo della Regione Emilia-Romagna su Italo Boccafogli
Tesimonianza di Giordano Ferri – Partigiano incaricato di Formare il CLN delle Officine
Il documento del CLN delle Officine Grandi Riparazioni fatto votare in assemblea
Prima dell’Amianto, prima delle lotte per la salute, vennero le lotte partigiane contro il NAZIFASCISMO.
Gli operai delle OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI, quelli delle fabbriche della zona ovest di Bologna (Weber, Calzoni, Ducati ecc…) svolsero un ruolo importante nella RESISTENZA.
Gli scioperi del 1° marzo 1944, i bombardamenti alleati sulla città e le distruzioni che ne seguirono, gli uomini e le donne che sacrificarono la loro vita, il CLN e la difesa e la ricostruzione degli impianti.
E’ in questa storia che affondano le radici di una storia operaia che nei 50 anni successivi ha continuato a svolgere un ruolo primario nel progresso industriale, sociale e politico del paese.
Anche quando la classe dirigente ha smarrito l’impegno di onorare la Costituzione, negli anni ’50 ha represso ed epurato i lavoratori dalle fabbriche a causa delle loro idee e causato con il proprio comportamento un danno incalcolabile ai lavoratori ed alla loro salute (300 morti per l’amianto alle OGR), i lavoratori hanno continuato a battersi per il lavoro e per la salute.
Per tutelare la memoria oggi ci battiamo per il museo OGR, per la salvaguardia dello stabilimento e per la sua bonifica.
Vedi sul sito di afeva la notizia e scarica la petizione
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