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Tribunale di Vercelli – Processo ETERNIT: Rinvio a giudizio per omicidio volontario di Stephan Schmidheiny, la lettera della Presidente di AFeVA Giuliana Busto

Bologna, 27 gennaio 2020

Il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Vercelli Fabrizio Filice ha deciso il rinvio a giudizio per Omicidio volontario, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, padrone dell’ETERNIT.

Si tratta di un passaggio importante, in particolare per tutte le vittime ed i loro familiari, AFeVA Emilia Romagna si associa alle parole di Giuliana Busto e degli amici e compagni di Casale Monferrato,  e naturalmente non si può non ricordare lo sguaiato atteggiamento di Schmidheiny, e la distanza siderale che ci separa da uomini come lui, incapaci di una vera riflessione umana sui propri tragici errori e le sue colpe.

Il percorso giudiziario, sarà difficile ed irto di ostacoli, come ben sappiamo, e richiederà di mantenere alta l’attenzione di tutti, AFeVA Emilia Romagna che è stata presente a Vercelli nelle scorse settimane conferma la propria mobilitazione e sarà presente alle udienze del processo.

Riteniamo però che la discussione giuridica debba fare passi avanti, anche modificando l’approccio degli uffici giudiziari nei processi di amianto, ricomponendo diritto e giustizia per rendere perseguibili reati che manifestano i loro effetti a decine di anni dai fatti che li hanno causati, vale per l’amianto, ma vale anche per tutte le patologie cancerogene prodotte negli ambienti di lavoro.

Oggi siamo in una fase drammatica, nel pieno dello sviluppo delle malattie e delle  morti da amianto. La giustizia ed il suo funzionamento, hanno un ruolo anche nel processo di prevenzione delle malattie cancerogene e da amianto.

Giustizia, cura delle vittime, bonifica.

Lettera scritta da Giuliana Busto – Presidente AFeVA Casale Monferrato

“Vercelli, 24 gennaio 2020 – 4^ udienza preliminare – ore 16,10

Nell’aula del Tribunale, per oltre un’ora, le parole del Giudice Fabrizio Filice risuonano nel silenzio generale, pacate, precise e circostanziate nei confronti di Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero accusato di omicidio doloso per i morti dell’Eternit di Casale Monferrato.

Ad una ad una vengono smontate, con cognizione di causa, le eccezioni sollevate dalla difesa nell’intento di invalidare il processo.

I cuori degli astanti battono forte all’unisono nell’ascoltare finalmente parole di giustizia, anche se la Giustizia, quella vera, è ancora lontana da venire, impegnata com’è a scontrarsi con il diritto.

Quel diritto che cinque anni fa prescrisse le oltre 2000 parti lese nel maxi processo di Torino, terminato dopo due gradi di giudizio, malgrado la colpevolezza di Schmidheiny fosse stata ammessa, con la beffa della Cassazione.

Si fanno lucidi gli occhi non solo dei Familiari presenti in aula avvolti nella bandiera tricolore che recita il motto “ETERNIT GIUSTIZIA”, ma anche coloro che da anni, ormai troppi, si battono per ottenere giustizia, quella vera, quella che porta al risarcimento ed alla condanna, non possono fare a meno di lasciarsi vincere dalla commozione.

Stephan Schmidheiny, questo sedicente benefattore dell’umanità che da anni vive in Costa Rica e che ha recentemente affermato di odiare l’Italia ed il popolo italiano che continua, dopo 40 anni a sottoporlo alla tortura di Stato di un processo dietro l’altro; questo signore dallo sguardo impenetrabile, che si vede costretto a far meditazione per occuparsi della sua igiene mentale, verrà processato per omicidio volontario davanti alla Corte d’Assise di Novara il 27 novembre p.v.

Questo signore che non dimostra alcuna pietà per le persone morte a causa del suo profitto e per il danno provocato a ben due generazioni di cittadini casalesi, avrebbe potuto fare un passo indietro: se dopo essersi reso conto del disastro provocato avesse deciso di bonificare la fabbrica, anziché abbandonarla con i vetri rotti e tonnellate di amianto pronte a disperdersi nell’aria, se avesse provveduto alla sostituzioni delle coperture, se avesse versato denaro (che di certo non gli manca), anziché agli avvocati difensori, alle famiglie colpite da questa tragedia, agli Istituti di ricerca per le malattie rare…invece si lamenta del trattamento riservatogli!

Non vogliamo certo abbassarci al livello delle sue affermazioni, non proviamo nè odio nè sentimenti di vendetta ma, signor Schmidheiny, sappia che quando arriverà il suo momento, quello che prima o poi arriva per tutti, la sua tortura sarà eterna perché troverà ad attenderla migliaia di fantasmi di polvere!”

L’oscena intervista a  Schmidheiny del giornale svizzero AREA 

L’articolo sul sito di AFeVA Casale Monferrato

Le foto dell’Articolo riguardano il presidio realizzato a Vercelli il 14 Gennaio 2020 in occasione della prima udienza del GIP (foto di A.C.)

La mobilitazione di Vercelli

https://afevaemiliaromagna.org/2020/01/08/al-via-il-nuovo-processo-eternit-udienza-preliminare-del-14-gennaio-2020-a-vercelli-sara-presente-una-delegazione-di-cgil-ed-afeva-emilia-romagna/

La rassegna stampa

articoli .pdf

https://www.ilmessaggero.it/italia/eternit_odio_gli_italiani_amianto_processo_schmidheiny_ultime_notizie_24_gennaio_2020-5005061.html

https://it.sputniknews.com/italia/202001248564673-migliaia-di-morti-per-amianto-ma-il-magnate-dice-odio-litalia-paese-fallito-in-carcere-mai/

https://www.corriere.it/caffe-gramellini/20_gennaio_25/amianto-compassionevole-7dbc8512-3f03-11ea-8542-4d802b9e331b.shtml

https://www.vicenzapiu.com/leggi/odio-di-classe-amianto-stephan-schmidheiny/

http://www.ilgiornale.it/news/politica/magnate-anti-italiani-processo-omicidio-1816656.html

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/cuore-amianto-manager-senza-piet-1816631.html

https://www.articolo21.org/2020/01/eternit-medicina-democratica-e-aiea-con-il-rinvio-a-giudizio-di-schmidheiny-rinasce-la-speranza/

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