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MICRORACCOLTA (PICCOLE QUANTITA’) AMIANTO EMILIA-ROMAGNA: Approvata delibera regionale per linee guida – ATERSIR ha 60 gg per modificare il regolamento rifiuti

Bologna, 3 luglio 2019

Sono state deliberate il 1° luglio 2019 dalla Giunta Regionale Emilia-Romagna le Linee Guida per la raccolta e lo smaltimento di piccole quantità di Manufatti Contenenti Amianto (Microraccolta) con Delibera Num. 1071 del 01/07/2019 (scarica la delibera in PDF)

Per diventare operativa in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna si deve attendere la modifica del Regolamento sulla gestione dei Rifiuti Solidi Urbani da parte di ATERSIR (l’agenzia regionale per l’acqua ed i rifiuti partecipata dai Comuni dell’Emilia-Romagna) che ha 60 gg. di tempo per realizzarla.

 

Si tratta di un provvedimento importante ed innovativo in quanto indica un unico standard di procedure per tutti i cittadini della Regione, per tutti i comuni e per tutti i gestori dei rifiuti.

Il provvedimento ha l’obiettivo di rendere più agevole e conveniente la pratica di rimozione dei Manufatti di Cemento Amianto (in matrice compatta) da parte del singolo cittadino, combattere il fenomeno dello smaltimento abusivo, garantire alti livelli di sicurezza per il cittadino nelle operazioni di rimozione, semplificare la procedura ed abbattere i costi.

Soggetti destinatari: Privati Cittadini relativamente alla rimozione di piccoli manufatti di cemento-amianto nelle proprie abitazioni/pertinenze.

Campo di applicazione: rimozione Materiali costituiti da amianto in matrice compatta in buono stato di conservazione presenti in insediamenti civili (sono esclusi quelli di origine industriale ed artigianale).

Sono esclusi dal campo di applicazione: Manufatti in matrice friabile (coibentazioni di tubazioni e caldaie, coibentazioni di soffitti, polverino in amianto, guarnizioni, pannelli in cartone-amianto, ecc…). Operazioni di rimozione che presentino evidenti rischi di infortunio. Che il materiale da rimuovere sia in cattivo stato di conservazione. Che le quantità da rimuovere siano superiori a quelle previste.

Limiti quantitativi:

Tipologia

manufatto

Quantità

max

Peso max

(kg)

Note

Pannelli, lastre

piano e/o ondulate

24 mq

360 kg

In caso di coperture la

superficie deve essere

strutturalmente

continua; sono esclusi

interventi su più

strutture adiacenti e

appartenenti a piu

soggetti.

Serbatoi, cisterne

per acqua.

n. 2

Fino a 500 litri ognuno

Canne fumarie

3 mt lineari

Altre tubazioni

3 mt lineari

Casette per animali

n. 2

Cucce per animali

Altri manufatti

(vasi, fioriere)

n. 2

I quantitativi singoli o associati sopra richiamati devono essere rispettati annualmente (intendendo come riferimento l’anno solare) per ogni singola
comunicazione alle AUSL da parte della singola utenza. Il peso massimo consentito per ogni ritiro è pari ad un massimo di 500 kg. E’ prevista una
tolleranza del 20% in peso a seguito del conferimento a destino del materiale.

Limiti per sicurezza: altezza massima della copertura 3mt, altezza massima da terra della persona che effettua la rimozione 2mt per evitare cadute dall’alto e/o sfondamento del manufatto.

Iter Procedura:  ilcittadino:
a) può contattare l’AUSL o il gestore per accertarsi della possibilità di avviare la procedura e per avere informazioni sulle modalità di attivazione ovvero acquisire le informazioni attraverso i siti web e gli strumenti informativi messi a disposizione previsti dalle presenti linee guida;
b) acquisisce il format del piano operativo semplificato direttamente presso le sedi delle AUSL territorialmente competenti oppure lo scarica via web dal sito delle AUSL stesse;
c) compila il piano operativo semplificato (scarica il Format) e lo può trasmettere all’AUSL territorialmente competente attraverso le seguenti modalità:
 consegna in cartaceo in quadruplice copia: una copia rimane all’AUSL e tre copie vengono riconsegnate timbrate al cittadino.
 invio digitale tramite PEC o mail all’AUSL. La ricevuta di consegna della mail o della PEC unitamente al piano operativo semplificato dovrà essere stampato in triplice copia da consegnare al gestore al momento del ritiro del materiale. Il piano operativo semplificato compilato dall’utente può in alternativa essere inviato ad AUSL con le modalità suddette dal gestore per conto dell’utente stesso.
d) provvede alla rimozione e al confezionamento dei rifiuti secondo le modalità operative descritte al punto 12 e sulla base delle eventuali ulteriori indicazioni fornite dall’AUSL utilizzando l’apposito materiale conforme a quanto indicato al punto 11. Durante le lavorazioni deve essere interdetto l’accesso di estranei.
e) contatta il gestore per concordare le modalità e le tempistiche di confezionamento del materiale di ritiro;
f) posiziona il materiale già confezionato in un punto idoneo al ritiro da parte del gestore o da una ditta specializzata da esso incaricata e facilmente accessibile per le operazioni di carico;
g) detiene il rifiuto rimosso e confezionato fino al ritiro da parte del gestore o da una ditta specializzata da esso incaricata, unitamente alle copie del piano operativo semplificato di cui al punto c). Al momento del ritiro il gestore compila e firma le copie per ricevuta, nell’apposita sezione del piano operativo. Due copie firmate dal gestore vengono lasciate al privato. Una copia rimane al gestore;
h) invia all’AUSL, una copia firmata per ricevuta dal gestore entro un mese dal ritiro, l’altra la conserva per sé.

Elenco Materiali per l’autorimozione:

Ai fini della autorimozione, è necessario dotarsi preliminarmente di Dispositivi di Protezione Individuale, che consistono in materiali e attrezzature adeguate alle lavorazioni da effettuare.
I Dispositivi di Protezione Individuale da utilizzare ai fini della protezione dal rischio di inalazione di polveri e fibre e per la fase di confezionamento del MCA
sono i seguenti:
1. facciale filtrante con protezione P3 monouso;
2. tuta intera monouso con cappuccio integrato, con protezione da polveri e fibre di tipo 5 e 6 e simbolo di protezione da sostanze chimiche;

3. guanti di protezione contro i rischi meccanici a perdere;
4. scarpe robuste, chiuse e facilmente lavabili (es. stivali);
5. prodotto incapsulante certificato di tipo D, di colore contrastante con quello del manufatto contenente amianto (ex Decreto 20/08/1999);
6.  dispositivo per distribuire a bassa pressione il prodotto incapsulante (es. pompa a spalla);
7. utensili manuali non motorizzati adeguati per poter rimuovere eventuali ganci, viti, chiodi;
8.  idonea etichettatura da apporre sul materiale confezionato (simbolo “a” di amianto);
9. teli di polietilene di spessore adeguato (minimo 0,15 mm) e trasparenti di dimensioni tali da avvolgere completamente i materiali da rimuovere;
10. nastro adesivo per confezionare i materiali rimossi;
11. pallets dove collocare il materiale rimosso.

Modalità di confezionamento:  I soggetti  che provvedono autonomamente alla rimozione di piccoli manufatti contenenti amianto nell’ambito del servizio di microraccolta devono attenersi alle seguenti procedure per il confezionamento dei relativi rifiuti:
1) trattare il manufatto su tutta la superficie con un prodotto incapsulante certificato di tipo D (DM
20.8.1999) in soluzione acquosa, colorata, con il metodo a spruzzo a bassa pressione (utilizzando
una pompa a spalla o una spruzzetta manuale) o a pennello, prima della sua rimozione (in
conformità con il DM 6.9.1994);
2) racchiudere il materiale rimosso con teli di plastica trasparenti sigillati con nastro adesivo; lastre e
pannelli devono essere confezionati a norma di legge e anche sulla base delle indicazioni fornite
dal gestore del servizio rifiuti; piccoli pezzi di materiale compatto, privi di spigoli taglienti, possono
essere racchiusi in doppi sacchi di plastica trasparente;
3) detenere il rifiuto presso la sede della rimozione fino alla data concordata per il ritiro e conferirlo
al gestore del Servizio Pubblico per il ritiro a domicilio secondo le modalità concordate.

Costi: Gli unici costi a carico del cittadino sono quelli relativi al materiale necessario per l’autorimozione.

 

 

 

 

 

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