Bologna, 27 marzo 2019
leggi il comunicato della CGIL ER e di AFeVA ER
Il giorno 2 maggio sarà completo in Emilia Romagna il quadro della costituzione degli Ambulatori della Medicina del Lavoro (Ambulatori Amianto) secondo le previsioni del Piano Amianto Regione Emilia-Romagna.
Scarica il documento con tutti gli ambulatori Amianto della Regione Emilia-Romagna
Dopo gli ambulatori amianto di Bologna, Ferrara, Imola, Reggio Emilia, Modena, Piacenza e Parma, l’ambulatorio di Ravenna già funzionante da tempo presso il Dipartimento di Salute Pubblica ora si allinea con le modalità di funzionamento previste dalla delibera regionale (gratuità della prestazione) ed è annunciata l’apertura per il 2 maggio 2019 degli ambulatori amianto di Rimini, Cesena e Forlì.
AMBULATORIO AMIANTO DI RAVENNA
via F. M. Abbandonato, 134 – 48124
Per prenotare:
telefonare alla segreteria al numero 0544-286850 da lun. a ven. dalle 9:00 alle 12:00
oppure inviare una email di richiesta a spsal.ra@auslromagna.it
AMBULATORIO AMIANTO DI CESENA
Attivo dal 2 maggio 2019
via Fratelli Bandiera n. 15, Savignano sul Rubicone
Per prenotare:
telefonare alla segreteria al numero 0547- 352048 (52) da lun. a ven. dalle 9:00 alle 12:00
AMBULATORIO AMIANTO DI FORLI’
Attivo dal 2 maggio 2019
via della Rocca 19, Forlì
Per prenotare:
telefonare alla segreteria al numero 0543-733507 da lun. a ven. dalle 9:00 alle 12:00
AMBULATORIO AMIANTO DI RIMINI
Attivo dal 2 maggio 2019
via Coriano 38, Rimini
Per prenotare:
telefonare alla segreteria al numero 0541-707290 da lun. a ven. dalle 9:00 alle 12:00
La visita all’ ambulatorio può essere chiesta da chiunque in passato sia stato esposto all’amianto, sia per motivi professionali, che per altri motivi (ambientali, familiari, nel tempo libero).
Leggi tutte le informazioni sul sito dell’AUSL della Romagna
La visita ed eventuali esami sono completamente gratuiti.
INFORMAZIONI SUGLI AMBULATORI
La costituzione degli ambulatori amianto per la sorveglianza sanitaria degli ex-esposti amianto è realizzata sulla base delle previsioni del Piano Amianto Regione Emilia-Romagna e della Delibera N° 1410 del 3/9/2018 Giunta Regionale Emilia Romagna.
– ATTIVITA’ DELL’AMBULATORIO DI MEDICINA DEL LAVORO
L’Ambulatorio di Medicina del Lavoro offre gratuitamente l’assistenza a tutti i lavoratori ex esposti ad
amianto che vi accedono spontaneamente e raccoglie le informazioni necessarie per la definizione e
gestione del più appropriato percorso di sorveglianza sanitaria post-esposizione.
In particolare, garantisce al lavoratore e ai suoi familiari:
– l’informazione sui rischi per la salute derivanti dalla passata esposizione ad amianto e sugli
interventi attuabili con l’adozione di stili di vita salutari;
– l’informazione sugli aspetti e procedure amministrative-previdenziali per il riconoscimento del
danno e del suo aggravamento, ove ne ricorrano i presupposti;
– la valutazione del grado di esposizione pregressa ad amianto dell’ex esposto e l’avvio al
conseguente percorso di sorveglianza sanitaria;
– l’invio dei lavoratori affetti da Mesotelioma Pleurico Maligno (MPM) a specifico Percorso
Diagnostico-Terapeutico Assistenziale (PDTA) denominato Rete regionale per la presa in carico
dei pazienti affetti da Mesotelioma Pleurico Maligno – (ReMPM RE-R).
….
Primo livello di controllo generale
Il lavoratore che accede all’Ambulatorio per la prima volta viene sottoposto, previa acquisizione del
consenso informato sul trattamento dei dati sanitari ex D.Lgs. n. 196/2003 e s.m.i., all’accertamento
della condizione di ex esposto ad amianto attraverso le seguenti possibili modalità:
– verifica dell’iscrizione all’Archivio regionale dei lavoratori ex esposti ad amianto;
– verifica dell’appartenenza ad una delle coorti di lavoratori ex esposti già note alle UO PSAL;
– ricostruzione della pregressa esposizione lavorativa ad amianto, attraverso anamnesi lavorativa
accurata (periodi svolti, settore produttivo, aziende, mansioni svolte), anche mirata ad individuare e
caratterizzare eventuali periodi di esposizione pregressa ad altri agenti cancerogeni, in particolare per
il polmone e le vie respiratorie, e ottenere la massima integrazione delle informazioni disponibili.
Se, a conclusione della valutazione di cui ai punti precedenti, viene accertata la condizione di ex esposto,
il lavoratore viene preso in carico, procedendo come segue:
a) valutazione del grado di esposizione ad amianto;
b) prima visita medica, comprensiva di:
• anamnesi familiare, fisiologica, farmacologica, tabagica, patologica remota e prossima,
finalizzata a raccogliere informazioni su altri possibili fattori di rischio;
• raccolta standardizzata dei principali sintomi associati a patologie asbesto-correlate, in
particolare a carico dell’apparato respiratorio, o utilizzo di questionario respiratorio
standardizzato (ad es., CECA, ATS, MRC, ecc.);
• valutazione della documentazione clinico-radiologica in possesso del lavoratore;
• esame obiettivo generale, con particolare riguardo all’esame del torace e dell’addome;
c) esame spirometrico basale con misura dei volumi statici e dinamici;
d) esame radiologico del torace, refertato preferibilmente da un B-reader per la classificazione in ILO-
BIT.
L’accertamento radiologico va prescritto in relazione alla presenza di sospetto clinico (soggetto
sintomatico) per esposizione stimata di qualunque grado, o anche in assenza di sospetto clinico
(soggetto asintomatico) se l’esposizione stimata è di grado medio-alto e se non già effettuato negli
ultimi 3 anni.
A tutti coloro che accedono all’Ambulatorio viene inoltre effettuata contestualmente un’attività di
counselling e informazione su:
– rischio di patologie asbesto-correlate in funzione del grado stimato di esposizione personale ad
amianto e degli elementi clinico-anamnestici acquisiti;
– modalità di accesso facilitato alle strutture di diagnosi e cura di primo e secondo livello e ai percorsi
sanitari di assistenza dedicati;
– promozione di stili di vita sani, in particolare cessazione del fumo attivo (valutando anche
l’opportunità di invio dell’utente presso i Centri territoriali di disassuefazione) e allontanamento
dall’esposizione a fumo passivo, polveri, irritanti respiratori ed inquinanti aerodispersi in genere;
– riconoscimento ed automonitoraggio dei sintomi “d’allarme” (e indicazioni su come richiedere un
eventuale nuovo accesso all’Ambulatorio per reinquadrare la situazione e procedere con eventuali
accertamenti del caso);
– promozione delle vaccinazioni (antinfluenzale ed anti-pneumococcica) consigliate soprattutto nei
soggetti affetti da patologie polmonari croniche (in particolare, fibrosi polmonare);
– assistenza nell’avvio dell’iter medico-legale per il riconoscimento INAIL di malattia professionale delle
alterazioni/patologie eventualmente riscontrate;
– vantaggi, limiti e rischi legati alla ripetizione periodica di indagini di radiodiagnostica del torace.
Secondo livello di controllo mirato
In relazione ai riscontri emersi dal primo livello di controllo generale ed alla necessità di
approfondimento diagnostico per sospetta patologia amianto-correlata, sono effettuati anche su
indicazione specialistica ulteriori accertamenti eseguiti con percorsi di accesso preferenziale, quali, ad
esempio:
– visite specialistiche (pneumologica, otorinolaringoiatrica, chirurgica, oncologica, ecc.);
– esame della diffusione alveolo-capillare del CO, nei casi in cui si sospetti la presenza di danni a carico
della membrana alveolo capillare;
– esami di imaging toraco-addominale (HRTC torace, PET-TC torace, ecografia addome, ecc.).
Al termine del percorso effettuato al primo accesso, verrà redatta una relazione clinica conclusiva
indirizzata al Medico di Medicina Generale, riportante gli esiti degli accertamenti effettuati e le
indicazioni per gli eventuali esami di controllo successivo.DOVE RIVOLGERSI