amianto/giustizia

Ansaldo-Breda: processo per amianto, tutti assolti – la rassegna stampa

16 giugno 2017

Si susseguono sentenze di assoluzione nei processi per le morti di amianto, i malati, i morti, i loro familiari, tutti i cittadini che chiedono giustizia restano sgomenti di fronte alle sentenze che si susseguono, in pochi casi si certificano le colpe e si condannano i responsabili, in troppi casi non si arriva all’accertamento della verità dei fatti.

Aspetteremo per il processo Ansaldo Breda e per gli atri processi, le motivazioni dei giudici per dare un giudizio su quei processi specifici.

Eppure, pensiamo che la verità storica sia solo una, un sistema produttivo votato al profitto ad ogni costo, ha adottato comportamenti criminali, causando danni enormi ai lavoratori ed ai cittadini.

Decine di migliaia sono stati uccisi a causa di quei comportamenti. Questa è la verità storica.

Grandi responsabilità vanno  attribuite ai poteri dello stato ai diversi livelli, per non avere protetto con azioni e norme di legge i suoi cittadini.

Una luce sinistra, viene accesa sull’oggi e sul domani, e riguarda le migliaia di lavoratori ancor oggi esposti nelle attività produttive ai cancerogeni. Riguarda la protezione oggi di quei lavoratori, riguarda il sistema di vigilanza e riguarda la possibilità futura di stabilire le correlazioni fra patologie e cause, ed il riconoscimento delle malattie professionali, riguarda l’accertamento delle responsabilità nelle aule di giustizia.

Non ci rassegniamo all’idea che avesse colto nel segno il Dirigente Cociv Ettore Pagani con le affermazioni di impunità intercettate nel corso dei lavori delle opere del terzo valico in Liguria : (da La Stampa del 17 gennaio 2017) ” C’è una conversazione fra le altre che fa sgranare gli occhi agli investigatori, sebbene non rappresenti di per sè la prova d’un reato. L’allora numero due Cociv Ettore Pagani – finito ai domiciliari a ottobre proprio per l’affaire appalti – è a colloquio con un collega, allo stato in via d’identificazione. Il secondo si dilunga in una serie di considerazioni più o meno dettagliate sulle rocce che contengono amianto e sulle contromisure da adottare, lasciandosi andare a un certo punto a un commento inquietante: «Il primo che si ammala è un casino», ripete, riferendosi agli operai che lavorano ogni giorno nelle zone più esposte. Da Pagani ci si aspetterebbe un approfondimento dei rischi per la salute, ma il tenore della frase che pronuncia di getto è differente: «Tanto – risponde – la malattia arriva fra trent’anni…». Questo scambio non è contenuto nell’ordine d’arresto notificato nelle scorse settimane, ma fa parte d’un corpo d’intercettazioni già trascritte dagli inquirenti dopo l’ascolto audio, con le quali si focalizza la spregiudicatezza che ha segnato per lungo tempo la gestione dei cantieri.  “…

AFeVA ER

Rassegna stampa.

da “Il Fatto Quotidiano” 16/6/2017 

da “Il Corriere della Sera” 16/6/2017

da “Il Giorno” 16/6/2017

da “Rainews” 16/6/2017

da “Radio Onda D’urto” 16/6/2017 

La foto di apertura è tratta dal quotidiano “Il Giorno”

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