Bologna, 8 aprile 2025
Nell’ambito delle celebrazioni del 80° Anniversario della Liberazione del nostro Paese dal
nazifascismo, si svolgerà la tradizionale manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’OMC (Officina Manutenzione Ciclica, ex OGR) di Bologna.
La manifestazione avrà luogo presso il monumento ai caduti per la guerra e il lavoro dell’OMC (ex
OGR) situato all’interno del complesso ferroviario di Bologna in via del Lazzaretto 16,
il giorno 24 aprile 2025 alle ore 11:00.
La manifestazione seguirà il seguente programma:
* saluti del responsabile di Stabilimento;
* intervento di un rappresentante dei lavoratori;
* posa e benedizione della corona di alloro in memoria dei caduti per la Libertà;
* intervento conclusivo dell’Assessora alla Mobilità e Trasporti della Regione EmiliaRomagna dott. ssa Irene Priolo.
Per partecipare contattare la RSU – Silvano De Matteo 347 8188696
Nel corso della Manifestazione saranno ricordati i lavoratori vittime del Nazifascismo nello stabilimento OGR, il contributo alla lotta partigiana, ma anche tutte le centinaia di lavoratori vittime del lavoro e dell’amianto.
Scarica la Relazione del Comitato di Liberazione Nazionale sulla ricostruzione dell’OGR
Scarica il Profilo di Giordano Ferri Partigiano
Dal testo di Donatella Allegro per lo spettacolo teatrale “ALTRE RIPARAZIONI”:
“…Rischiare la vita per il lavoro? No, non può essere.
Ma per un ideale certo che sì. Questo l’hanno fatto
in tanti in ferrovia, opponendosi al fascismo nel
Ventennio, durante la guerra, nella Resistenza.
Anche a Bologna, che durante l’occupazione nazista
era il fulcro del sistema difensivo tedesco: da qui
erano costretti a passare i tanti convogli, su strada
e su rotaia, che trasportavano dall’Italia verso la
Germania materiali, personale, armi, mezzi militari e
soprattutto prigionieri.
Non a caso, fra i primi atti della guerra di
Liberazione ci furono proprio le azioni per liberare i
militari italiani che venivano deportati: i macchinisti
manovravano in modo da fermare i treni prima
delle stazioni che sapevano occupate dai tedeschi
per permettere ai soldati di darsi alla fuga nelle
campagne. Intanto nella stazione di San Ruffillo,
fra i sacchi della posta, fu ammassato e nascosto
un gran numero di armi e munizioni destinate ai
partigiani sui colli di Pianoro e Rastignano.
Anche alcuni ferrovieri del Compartimento di
Bologna, soprattutto giovani, si danno alla macchia
e si uniscono ai gruppi combattenti, in Appennino
o in città, mentre la gran parte aderisce ai SAP.
Sono i lavoratori della Resistenza, sabotatori di
giorno e partigiani di notte. Si occupano di stampa
e distribuzione di volantini e giornali clandestini, di
raccogliere informazioni sui trasporti militari della
Wermacht e di sabotare il servizio: le linee vengono
bloccate, due treni messi sullo stesso binario, e
poi guasti alle macchine, alle linee telegrafiche, ai
cavalcavia… A Lugo di Romagna viene tradotto
e stampato un opuscolo inviato dai compagni
ferrovieri francesi, Il piccolo manuale del sabotatore,
immediatamente diffuso fra i colleghi del resto del
compartimento di Bologna.
Perché ci sono dei momenti in cui per riparare
conviene smontare.
Gli operai delle Officine, come quelli di altre
fabbriche, smontano le macchine e nascondono
i pezzi per evitare che i tedeschi ne facciano un
bottino di guerra. E lo fanno quasi sotto i loro occhi,
visto che all’ingresso i militari tedeschi sono sempre
presenti.
Ma tra i lavoratori ci furono delazioni, ci furono
rappresaglie. E vittime…
…Dice Giuseppe che loro non sono mancati un
25 aprile per ricordare i ferrovieri caduti nella
Resistenza. C’è un cippo in memoria di questi
morti. Una volta era in via Casarini, ma oggi si
trova nella nuova sede di via del Lazzaretto, dove è
come avvolto da un altro monumento – martiri che
abbracciano altri martiri –: al centro quelli della
Resistenza, intorno quelli del mostro, che però non è
mai nominato, non si può nominare. Ma si legge tra
le righe, sulle targhe...”
Per chi è interessato a conoscere tutta la storia delle OGR e la storia della Resistenza in OGR è disponibile presso AFeVA ER aps il libro di Agata Mazzeo ed Ernesto Vaggi “TRENI D’AMIANTO, BINARI DI MEMORIA” .
PER AVERNE UNA COPIA SCRIVERE A: afevaemiliaromagna@gmail.com e indicare l’indirizzo al quale si vuole ricevere il libro e il versamento di 10€ sul conto BANCARIO tramite bonifico IBAN: IT62 Y030 6909 6061 0000 0133 649 – Banca INTESA SAN PAOLO

