Bologna, 17 febbraio 2022
Pubblicato dal Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale dell’INAIL il VII rapporto del Registro Nazionale sui Mesoteliomi.
La pandemia di COVID-19 ne ha rallentato i tempi di pubblicazione, ma grazie all’impegno della rete nazionale e degli autori e segnatamente dal Dr. Alessandro Marinaccio, vede finalmente la luce la Settima edizione del Rapporto. Già in premessa, gli autori denunciano l’incompletezza dei dati rilevati, per le difficoltà denunciate da molti COR (Centri Operativi Regionali) nel disporre degli indispensabili strumenti di verifica di completezza dei dati, come le schede individuali di dimissione ospedaliera. Oltre all’impatto della Pandemia, si rileva come alcuni COR (Campania ed Abruzzo) sia attualmente sospesa, mentre la rilevazione di Molise, Calabria e Sicilia, risulta incompleta. Mancano inoltre i dati dell’anno 2018 di Lombardia e Piemonte.
Le informazioni contenute nel Rapporto riguardano 31.572 casi di Mesotelioma Maligno (al 31/12/2018), quattro regioni, Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna assomano il 56,7 % dei casi.
Il 93,2 % dei mesoteliomi colpiscono la pleura, il 72% dei casi è riferibile a persone di sesso maschile, l’età media alla diagnosi è di 70 anni.
Le modalità di esposizione all’amianto sono state approfondite per 24.864 casi pari al 78,8 %.
Per quanto riguarda i settori colpiti in modo particolare, “…deve essere segnalato segnalato che i casi di MM dovuti a un’esposizione ad amianto subita nei settori dell’industria del cemento-amianto, della cantieristica navale e della manutenzione dei rotabili ferroviari passano dal 23% sul totale (dell’intera casistica esposta professionalmente) nel periodo 1993 – 1998 al 9,2% nel periodo 2013 – 2018. Analoga tendenza per il settore della produzione di manufatti in cemento-amianto (dal 6,3% al 2,3%). A fronte di questa tendenza è invece in crescita la quota di soggetti con esposizione nell’edilizia – che produce oggi il maggior numero di casi e che desta preoccupazioni anche per la possibilità di esposizioni attuali – dal 12,1% nel periodo 1993 – 1998 al 17,7% nel periodo 2013 – 2018.”
scarica l’articolo scientifico sull’edilizia (in inglese)
Sarà necessaria una accurata analisi dei dati, per capire le linee di tendenza dell’andamento delle patologie asbesto correlate e segnatamente l’andamento dei Mesoteliomi, purtroppo una certezza è che siamo ancora immersi nella fase critica che produce impatti devastanti sulla comunità degli ex-esposti, dei cittadini e delle loro famiglie e comunità, che richiede iniziative rapide di organizzazione delle cure e della ricerca clinica e scientifica sul mesotelioma maligno.
Scarica tutti i rapporti RENAM dal sito INAIL
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