sportello amianto

AFeVA Bologna – Riconoscimento Malattia Professionale per Mesotelioma in EX LAVORATRICE STIRATRICE IN UN LAVASECCO INDUSTRIALE DAL 1953 AL 1962

EX LAVORATRICE STIRATRICE IN UN LAVASECCO INDUSTRIALE DAL 1953 AL 1962

Alla signora è stato diagnosticato un mesotelioma epitelioide pleurico sinistro (prima diagnosi aprile 2013). Sono stati fatti gli accertamenti diagnostici tra i quali gli esami istochimici.

Nel 2017 viene presentata denuncia di malattia professionale all’INAIL, con esito negativo; le motivazioni addotte dall’Istituto sono “gli accertamenti consentono di ritenere il tipo di rischio lavorativo non idoneo a provocare la malattia denunciata”.
Viene chiesto all’INAIL di venire in possesso del parere della Contarp (struttura tecnica interna all’INAIL) e, andando ad esaminare il contenuto del parere viene riportato “mansione di stiratura industriale ha presumibilmente comportato un’esposizione a fibre aereo disperse di amianto, non quantificabile, a causa della presenza di materiali contenenti amianto nelle attrezzature comunemente utilizzate”. In ogni caso l’INAIL ritiene che la signora, per il tipo di lavoro svolto, non abbia contratto la malattia sul lavoro.

A tale esito segue il ricorso con il patronato che non viene accolto; ci si attiva con la causa legale.

La signora ha lavorato dall’ottobre del 1953 al settembre 1962 come stiratrice in un lavasecco, facendo uso di tessuti in amianto per la copertura dell’asse da stiro (situazione riportata da testimonianza di una ex collega). Le resistenze dei ferri in quegli anni, nelle caldaie per la generazione del vapore e relative tubazioni per il convogliamento fino alle macchine da stiro, erano in amianto. Si può leggere, dal quarto rapporto ReNaM del 1998*, ad opera del laboratorio di Epidemiologia e Statistica Sanitaria Occupazionale del settore ricerca dipartimento di medicina del lavoro, che aveva rilevato nei stiratori a mano ed assimilati 19 casi di mesotelioma.

La causa, in questi giorni si è conclusa con esito positivo. Il Tribunale di Bologna, dopo aver esperito la consulenza tecnica d’ufficio (consulente tecnico nominato dal giudice) riconosce la natura professionale e condanna l’INAIL a costituire la rendita mensile dal 2017 e cioè dal momento che è stata presentata la denuncia di malattia professionale depositata il 8.9.2021.
Sono stati presi in considerazione alcuni aspetti del luogo di lavoro e la mansione “stiratrice che ha svolto la sua mansione in un piccolo laboratorio senza finestre” Negli anni cinquanta e sessanta c’è stato un uso intenso dell’amianto. Il giudice ha considerato il rischio espositivo e il nesso causale di probabilità cospicua ed ha riconosciuto che “ la malattia è di origine professionale con qualificata probabilità”.

Milena Pareschi

L’esito ci ha soddisfatto, nella considerazione che la signora, pur di una certa età, si è sentita di procedere ed ha avuto fiducia nel lavoro che ha svolto l’Associazione, il patronato assieme al medico di patronato e all’avvocato, tutti indispensabili per perseguire il risultato.
Corre l’obbligo comunque come Associazione AFeVA aggiungere che il contenzioso legale, non viene attivato per una mera contestazione, ma è supportato dalla conoscenza dei luoghi di lavoro, delle mansioni come si esplicano concretamente nella realtà di ogni giorno e nella costanza di ricostruire quello che è avvenuto, ora per allora, si tratta di un passato remoto, non sempre ricostruibile.

Grazie per l’attenzione buon lavoro Milena Pareschi
Coordinatrice tutela Sportelli amianto AFeVA Emilia Romagna aps

Dal IV rapporto RENAM del 1998 pag.180

  • Tessile confezioni e abbigliamento

    Nel settore confezioni abbigliamento, la stiratura dei capi confezionati prevedeva, generalmente, la presenza di caldaia per la generazione di vapore e relative tubazioni per il convogliamento fino alle macchine da stiro; questi impianti richiedevano, in genere, la loro coinbentazione, realizzata con coppelle e talvolta con tessuto di amianto in matrice friabile; anche sui mangani o su altre stiratrici di tipo industriale potevano essere installati manufatti in amianto per la protezione del lavoratore da parti metalliche riscaldate.

ISPESL
Seconda Edizione
DIPARTIMENTO DI MEDICINA DEL LAVORO
Laboratorio di Epidemiologia
e Statistica Sanitaria Occupazionale

Linee guida per la rilevazione e la definizione dei casi di mesotelioma maligno e la trasmissione delle informazioni all’Ispesl da parte dei Centri Operativi Regionali (Pag. 47 – Capitolo 3)

– nelle lavanderie stirerie per la presenza di mangani e assi da stiro con coperte in amianto;

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