Bologna 21 agosto 2019
Pubblicata da INPS il giorno 19 agosto 2019 la circolare N° 199 avente ad oggetto:
“Riconoscimento ai soggetti che abbiano prestato attività lavorativa dipendente nei reparti di produzione degli stabilimenti di fabbricazione di fibre ceramiche refrattarie del beneficio previsto dall’articolo 13, comma 8, della legge n. 257 del 1992 in favore dei lavoratori esposti all’amianto. Articolo 1, comma 247, della legge del 27 dicembre 2017, n. 205″
scarica la circolare INPS n° 199
Si tratta di una misura diretta ad estendere ai lavoratori dei reparti di produzione delle Fibre Ceramiche Refrattarie i benefici pensionistici previsti per gli ex-esposti amianto dalla legge 257/92.
In particolare l’applicazione dell’art. 13, comma 8, della legge n. 257 del 1992 prevede che “Per i lavoratori che siano stati esposti all’amianto per un periodo superiore a dieci anni, l’intero periodo lavorativo oggetto all’assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali derivanti dall’esposizione all’amianto, gestita dall’INAIL, è moltiplicato, ai fini delle prestazioni pensionistiche, per il coefficiente di 1,5”.
L’articolo 47, comma 1, del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, ha disposto che, a decorrere dal 1° ottobre 2003, il coefficiente stabilito dal citato comma 8 è ridotto da 1,5 a 1,25. Con la stessa decorrenza, il menzionato coefficiente moltiplicatore si applica ai soli fini della determinazione dell’importo delle prestazioni pensionistiche e non della maturazione del diritto di accesso alle medesime.
Il problema trattato è quindi l’esposizione dei lavoratori alle fibre ceramiche refrattarie, un sostituto dell’amianto ormai noto per la possibilità di causare danni gravi alla salute (cancerogeno).
Per saperne di più sulle Fibre Ceramiche Refrattarie e più in generale sulla famiglia delle Fibre Artificiali Vetrose si possono leggere le Linee Guida nell’accordo Stato/Regioni del 10 novembre 2016 (scarica l’accordo con le Linee Guida .pdf)
Naturalmente pensiamo che questa vicenda abbia dei risvolti inquietanti, in particolare, perchè questa normativa è riferita ai lavoratori impegnati nelle fabbriche di produzione, mentre resta completamente scoperto il tema degli utilizzatori (spesso lavoratori Edili).
Ci riserviamo come AFeVA ER di pubblicare successivamente su queste pagine un approfondimento sull’argomento.