amianto/giustizia

Sentenza Tribunale di Bologna: Lavoratore del Deposito Locomotive Bologna – Diagnosi Mesotelioma, decesso per suicidio, riconosciuta nel processo di 1° grado la responsabilità di RFI.

Bologna 8 luglio 2024

Con la sentenza emessa il 4 aprile 2024 e pubblicata il 30 maggio 2024, il giudice del lavoro del tribunale di Bologna, ha condannato Rete Ferroviaria Italiana (RFI spa) a pagare il risarcimento del danno a favore degli eredi di un lavoratore del Deposito Locomotive di Bologna ammalatosi di Mesotelioma e deceduto per suicidio, per un ammontare complessivo di circa 800.000 € più le spese processuali.

AFeVA Emilia Romagna aps ha seguito il lavoratore ed i suoi familiari nel portare avanti la causa civile patrocinata dalle avv. Francesca Ferretti, Francesca Stangherlin e Stefania Mangione.

Si tratta di una sentenza importante, in quanto oltre al riconoscimento del nesso causale fra l’esposizione ad amianto nel lavoro e l’insorgenza del Mesotelioma, si riconosce la colpa dell’azienda nell’ avere violato le norme per avere omesso la applicazione delle misure di sicurezza e di tutela del lavoratore e riconosciuto che sussistevano ampie informazioni in quegli anni sull’azione cancerogena dell’amianto, ha anche riconosciuto che la morte avvenuta per il suicidio del lavoratore:”… è stata (con)causata da mesotelioma pleurico contratto in conseguenza di esposizione all’amianto durante le lavorazioni compiute da costui quale dipendente della società… “. RFI spa ha impugnato la sentenza in appello.

scarica il pdf con l’estratto della sentenza sul nesso causale, il grado di conoscenza della pericolosità dell’Amianto, la colpa dell’Azienda nel non avere messo in atto alcuna misura di protezione del lavoratore

Il Lavoratore (di cui omettiamo il nome per riservatezza) nato nel 1940 era stato assunto nel 1969 dalle Ferrovie dello stato dove ha lavorato fino al 1992 presso il Deposito Locomotive di Bologna come Operaio carpentiere, (nel capannone “carpenteria”dove svolgeva lavori fissi di riparazione locomotori incidentati: squarci e quindi doveva rinnovare la carozzeria, quello che veniva tolto rimaneva per terra con l’amianto scoperto. faceva poi il lamieraio con spannellaggio e smerigliatura) poi dal ’76 all”87 come aggiustatore meccanico (nel reparto “piazzale” dove aggiustava sportelli, finestrini, tagliava i pannelli e riparava i meccanismi all’interno delle strutture cabinate coibentate di amianto) e poi come conduttore di centrale termica.

L’esposizione alle fibre di amianto è avvenuta nel corso delle attività di manutenzione sulle carrozze ferroviarie e di aggiustatore meccanico. Diverse le testimonianze che certificano la grande presenza di amianto nelle carrozze e le procedure di lavoro che facevano entrare in contatto con le fibre nel corso delle attività di riparazione-manutenzione.

scarica il pdf con un estratto delle testimonianze riportate dalla sentenza

Al lavoratore è stato diagnosticato il Mesotelioma Pleurico nell’aprile 2020, il decorso della malattia era risultato via via sempre più invalidante, rendendo necessario un ulteriore ricovero e ben quattro cicli di chemioterapia, fino al 26 novembre 2020, quando il lavoratore si suicida.

leggi l’articolo pubblicato dal Corriere della Sera – Bologna il giorno 7 luglio 2024

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