amianto

Incendio a Pomezia: Amianto e diossine – Cgil – tragedia annunciata

12 maggio 2017

(foto da “Il Tempo”)

La vicenda di Pomezia è un paradigma della pericolosità intrinseca della presenza di amianto sul territorio, eventi come quello accaduto non sono isolati: il terremoto in Emilia Romagna, coi suoi strascichi giudiziari a partire dall’illegalità nello smaltimento di macerie contenenti amianto, i terremoti del Centro-Italia, la collana di trombe d’aria accadute in giro per l’Italia che hanno scoperchiato innumerevoli coperture di cemento-amianto, incendi come quello di Pomezia o dell’Aeroporto di Roma o altri analoghi capitati anche in Emilia-Romagna.

Nonostante le complicate e non decisive analisi sull’aria, sappiamo che esiste un rapporto diretto fra aumenti anche piccoli delle fibre di amianto nell’aria e aumento del rischio. Come dimostrano alcuni studi, anche per basse quantità di amianto non c’è rischio zero, quindi è necessaria una azione di prevenzione primaria.

Essa consiste nella completa rimozione dell’amianto: quindi mappature generalizzate per sapere dove è l’amianto (in un caso come quello di Pomezia, avremmo saputo immediatamente che c’era amianto), anche per salvaguardare i soccorritori e i vigili del fuoco.
Dimostrano la necessità che tutte le risorse per incentivare le bonifiche vadano esclusivamente alla rimozione e non all’incapsulamento/confinamento/messa in sicurezza. Questo è un punto dolente anche sul Piano amianto dell’Emilia Romagna che dovrebbe essere cambiato prima della sua rapida attuazione.

Rassegna stampa

La Repubblica – 11 maggio 2017

La Repubblica – 10 Maggio 2017

La Repubblica – 9 maggio 2017

 

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